Segnala su:     segnala su OKNOtizie    Segnala su Del.icio.us     sagnala su facebook
"In viaggio con Erodoto" di Ryszard Kapuscinski
Il giornalista polacco ci regala straordinarie riflessioni sulla sua professione, facendo tesoro della lezione dell'autore de Le Storie.
Ryszard Kapuscinski non ha mai viaggiato da solo. Nei suoi tantissimi viaggi in giro per il mondo, il grande reporter polacco è sempre partito portando con sé l’esperta ed intelligente guida di Erodoto.

“Abbiamo viaggiato insieme per anni. Benché sia preferibile viaggiare da soli, penso che non ci siamo disturbati a vicenda: oltre ai 2500 anni di distanza, tra noi si frapponeva anche la soggezione che provavo nei suoi confronti. Per quanto Erodoto trattasse tutti in modo cortese e alla mano, per me era sempre un gigante.”

“In viaggio con Erodoto” è, da una parte, la storia di un giovane reporter che per la prima volta varca la frontiera del suo paese per rimanere senza parole di fronte alla vastità di quello che scopre; dall’altra, vi è svelata la vita ed il carattere di un greco curioso, vissuto molti secoli prima, reporter antelitteram, che assisté e raccontò nelle sue Storie la prima disputa tra Oriente ed Occidente.
Kapuscinski incontra l’opera di Erodoto agli inizi della sua carriera, quando, inviato all’estero dal suo giornale, vive quei primi giorni oltre la frontiera comunista come un alieno incapace di comunicare ed estraneo ad ogni idea di progresso.

“Avevo capito che quante più parole avessi conosciuto, tanto più ricco, pieno e variegato mi sarebbe apparso il mondo in cui mi trovavo.”

Quando il racconto di Kapuscinski si ingarbuglia in una serie di domande di difficile risposta, ecco venirgli in aiuto il suo nume tutelare (e conquistare definitivamente la scena), l’infaticabile greco, nato ad Alicarnasso, in Asia Minore, intorno al 485 a.C., che con la sua saggezza antica ma sempre attuale ci parlò delle genti del suo tempo e dei tentativi persiani di assoggettare le città greche.
Kapuscinski condivide con lui il valore immenso che dà al solo atto di varcare una frontiera. Perché è soprattutto lo spirito del greco ad affascinarlo e a trasmettergli gli insegnamenti più preziosi: l’apertura nei confronti dell’altro che lo animava, la limpidezza del suo sguardo mai intollerante, la curiosità innata, unita ad una vivacità intellettuale fuori dal comune, è con questo bagaglio che Erodoto si avventurava nei suoi viaggi in terre lontane, in un’epoca nella quale l’unico modo di reperire informazioni era quello di essere presente sui luoghi dove la storia si svolgeva e accumulare testimonianze. Il reportage è il più collettivo dei generi: per scriverlo il giornalista non può che servirsi dei racconti degli altri. Per questo è necessario, per essere un buon reporter, suscitare in questi “altri” la voglia di aprirsi e di raccontare.
Le pagine di Kapuscinski intendono regalarci il profilo di Erodoto che ha ispirato il reporter polacco nella sua professione, dimostrando soprattutto come abbia dato sfoggio nei propri rendiconti di un’incredibile percezione della complessità del mondo, cosa davvero straordinaria per quei tempi, quando del mondo si conosceva solo una piccolissima porzione.
Erodoto è preciso, ad esempio, nel distinguere i fatti che ha visto con i propri occhi da quelli che gli sono stati riferiti. Persegue la verità e conosce le difficoltà che incontrerà nel tentare di rappresentarla. Ogni racconto è parziale, ci dice (“Il passato non esiste. Esistono solo le sue infinite versioni”), e non potrebbe essere diversamente: il mondo è troppo vasto, la storia è troppo complicata perché le parole bastino.
Kapuscinski ci fa notare così quello che Erodoto non racconta: i risvolti di alcuni suoi aneddoti, gli epiloghi delle vicende trasversali, il destino di alcuni dei personaggi marginali che compaiono, tutto ciò versa oramai in un oblio senza rimedio. Dai tempi di Erodoto è sempre stato questo il limite di ogni cronista: salvare quanto più possibile di un mondo che affonda lentamente nella dimenticanza.  
Erodoto è però, soprattutto, uno straordinario narratore, capace di legare il lettore alla sua pagina grazie all’uso oculato di molti espedienti narrativi: abituato com’era alla narrazione orale doveva giocoforza conoscere i trucchi per tenere vivo l’interesse di chi ascoltava.
Le storie che predilige disegnano un mondo antico crudele, regolato da leggi non scritte, nel quale il sogno di un sovrano può determinare il destino di centinaia di migliaia di uomini.  
Stefano Crupi

23/08/2010
 
 
Tag Clouds :

ryszard Kapuscinski

,

in viaggio con erodoto

 
   LIBRI
- 'LA MENZOGNA DEL CINEMA' DI TORNATORE  
- "L'UMILTÀ DEL MALE" DI FRANCO CASSANO  
- "MODERATISMO E RIVOLUZIONE" DI ANDREA MICOCCI  
- "LA LETTERATURA NAZISTA IN AMERICA" DI ROBERTO BOLANO  
- 'SENZA TACCHI' DI FRANCESCA LANCINI  
- 'TENGO FAMIGLIA- L’ITALIA DEI PARENTI' DI CARLO PUCA  
- "MISSION TO MARX" DI LUCA BOTTURA  
- 'IL MESTIERE DELL'ATTORE' DI NINNI BRUSCHETTA  
- "LA STORIA DELLA BRUTTEZZA" DI UMBERTO ECO  
- 'ECCIDI NAZISTI' DI GIOVANNI BORRELLI  
- "L'ECONOMIA GIUSTA" DI EDMONDO BERSELLI  
- "MOLTI MATRIMONI" DI SHERWOOD ANDERSON  
- 'LE VALCHIRIE' DI PAOLO COELHO  
- "IN VIAGGIO CON ERODOTO" DI RYSZARD KAPUSCINSKI  
- UN'ESTATE DI LIBRI: 'GESÙ, IL BUDDHA E LA LEGGE DELLA VITA' DI LAURA JOUAKIM  
- UN'ESTATE DI LIBRI: 'PIOGGIA DI GIUGNO' DI JABBOUR DOUAIHY  
- UN'ESTATE DI LIBRI: 'TARICONE. LA VITA CHE DESIDERI'  
- UN'ESTATE DI LIBRI: 'ACQUA IN BOCCA' DI CAMILLERI E LUCARELLI  
- 'LE MALE VITE' DI ALESSANDRO LEOGRANDE  
- 'RITORNO NEI PRATI DI AVIGLIANO' DI FILOMENA BARATTO  
- ‘BERTOLDO, UN VICHINGO A ROMA’ DI ILENIA MALAGUTI  
- 'TERRONI' DI PINO APRILE  
- 'GOODBYE PRODI' DI ALICE OXMAN  
- "EROI DI CARTA" DI ALESSANDRO DAL LAGO  
- 'GUERRIERO DELLA LUCE. VITA DI PAULO COELHO' DI MORAIS  
- 'IL GIOVANE STALIN' DI SIMON MONTEFIORE  
- 'IL RE DEL'ULTIMA SPIAGGIA' DI ALESSANDRO FABBRI  
- 'IL PARTO IN CASA - ISTRUZIONI PER L’USO' DI ELISABETTA MALVAGNA  
- "IL PALAZZO DELLA MEZZANOTTE" DI CARLOS RUIZ ZAFON  
- "IL ROMANZO E LA REALTÀ" DI ANGELO GUGLIELMI  
- 'IL GRANDE BISOGNO' DI ROSE GEORGE  
- 'QUESTO È IL PAESE CHE NON AMO' DI ANTONIO PASCALE  
- 'EUDEAMON' DI ERIKA MOAK  
- 'I FRATELLI MINORI' DI ENRICO PALANDRI  
- 'IL CASO DELL'INFEDELE KLARA' DI MICHAL VIEWEGH  
- 'SE NIENTE IMPORTA' DI SAFRAN FOER  
- 'FRAMMENTI D'INSIEME'DI ANNA DI NARDO  
- 'IL RICATTO' DI JOHN GRISHAM  
- 'CACCIA AL PERSONAGGIO' DI GRAHAM GREEN  
- 'IL CECCHINO E LA BAMBINA' DI FRANCO DI MARE  
- "SCIENZA E SENTIMENTO" DI ANTONIO PASCALE  
- 'LA VALLE DEL KAMASUTRA' DI TONINO GUERRA, A MARZO IN LIBRERIA  
- "L'ALTRO" DI RYSZARD KAPUSCINSKI  
- "CARILLON" DI DONATO CUTOLO  
- "A CIASCUNO IL SUO" DI LEONARDO SCIASCIA  
- "EMMAUS" DI ALESSANDRO BARICCO  
- "ENAKAPATA" DI VINCENZO E LUCA MORETTI  
- "ENAKAPATA", DI VINCENZO E LUCA MORETTI  
- "IL RESTO DI NIENTE" DI ENZO STRIANO  
- "DOMANI NELLA BATTAGLIA PENSA A ME" DI JAVIER MARIAS  
- "UN ANGELO IN PUNTA DI PIEDI" DI ELEONORA ABBAGNATO  
- "EFFETTI COLLATERALI" DI WOODY ALLEN  
- "LA CITTÀ DELLA GIOIA" DI DOMINIQUE LAPIERRE  
- "NOVECENTO" DI ALESSANDRO BARICCO  
- "TU, MIO" DI ERRI DE LUCA  
- “VERGOGNA” DI J.M. COETZEE  
- "ECONOMIA DELLA SAGGEZZA" DI FRANCESCO SICILIANO  
- "GUIDA ALLE MESSE" DI CAMILLO LANGONE  
- "SOTTO IL CULO DELLA RANA" DI TIBOR FISCHER  
- “LA SPARTIZIONE” DI PIERO CHIARA  
- “DINO CAMPANA. TENSIONI ESISTENZIALI E CONQUISTE D’ARTE” DI FRANCESCO MENSORIO  
- "TRISTE, SOLITARIO Y FINAL" DI OSVALDO SORIANO  
- IL LUNGO, IL CORTO E IL COMUNISTA GENTILE…  
- “LA CURVA DEL LATTE” DI NICO ORENGO  
- GALASSIA GUTENBERG FIERA DEI SUOI VENT’ANNI  
- “NOVE RACCONTI” DI J. D. SALINGER  
- “FALCONER” DI JOHN CHEEVER  
- “DEI MIEI SOSPIRI ESTREMI” DI LUIS BUNUEL  
- E’ IN LIBRERIA “SCHERZI DEL DESTINO”, OPERA PRIMA DEL GIORNALISTA GIUSEPPE MALLOZZI.  
- “THE METAPHYSICS OF CAPITALISM”, MARX ALLA RISCOSSA  
- “SPIDER” DI PATRICK MCGRATH  
- “TOKYO DECADENCE” DI RYU MURAKAMI  
- “LA TRILOGIA DI NEW YORK” DI PAUL AUSTER  
- “L’OCCHIO” DI VLADIMIR NABOKOV  
- “UNA COSA DIVERTENTE CHE NON FARÒ MAI PIÙ!” DI DAVID FOSTER WALLACE  
- LA VITA AGRA DI LUCIANO BIANCIARDI  
- “IL RESTO DI NIENTE” DI ENZO STRIANO  
- “IL CINEMA SECONDO HITCHCOCK” DI FRANCOIS TRUFFAUT  
- “LA POSSIBILITÀ DI UN’ISOLA” DI MICHEL HOUELLEBECQ  
- “SABATO” DI IAN MCEWAN  
 


 
 
 
Fai di Tutti in Piazza la tua home page   |    inserisci nei preferiti  |  mappa del sito  |  redazione  |  pubblicità

Testata giornalistica senza finalità di lucro, realizzata su base esclusivamente volontaria e gratuita
e registrata presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) con num. 715 del 17/09/2008.
E-Mail: redazione@tuttiinpiazza.it


 
Credits: Puntocomunicazione