La storia di due fratelli che sono l’emblema di una generazione: quella degli anni ’70, fra sogni, errori e promesse. Bompiani pubblica la nuova opera di un autore della narrativa italiana, Enrico Palandri: 'I Fratelli Minori' (pp.266; euro 18,00). Storie d’amore, conflitti familiari e ritratti generazionali, intrecciati in un unico affresco che il lettore può trovare sullo scaffale a partire dal 7 aprile. Venezia, fine anni ’70. Martha e Julian son due fratelli, figli di un celebre cantante lirico: entrambi crescono oppressi dalla figura paterna, in un mondo di cultura e di agio, ma anche di frustrazioni e umiliazioni. Dopo la morte del padre, Martha intraprende la carriera di cantante sotto lo pseudonimo e si unisce sentimentalmente a un militante di estrema sinistra; con lui, finisce uccisa come terrorista. Un musicologo si mette a indagare su questa morte, sospettando che la ragazza uccisa sia in verità la figlia del grande artista, inseguendo il sogno di uno scoop che finalmente lo arricchisca. Julian, invece, ingegnere informatico, si sposa con una ragazza di umili origini, va a vivere a Londra, e lì raggiunge un discreto successo, quasi che lontano dal modello paterno la possibilità di essere felici esista. Solo da vecchio Alex riuscirà a tornare a Venezia, facendo con la moglie un ultimo viaggio, nella Venezia da cui era partito – a fare di nuovo i conti con la vita. Enrico Palandri è nato a Venezia nel 1956 e dal 1980 vive a Londra, dove lavora come “writer in residence” presso l’Università. Quando nel 1979 apparve presso una piccola casa editrice il suo libro Boccalone (ristampato nel 1988 e nel 1997 per Feltrinelli e Bompiani), ebbe un sorprendente successo di pubblico e di critica, tanto che arrivò finalista al Premio Viareggio. Da allora è considerato uno degli iniziatori della stagione letteraria dei nuovi autori degli anni ’80. Ha partecipato a diversi programmi radiofonici per la RAI e la BBC, e ha lavorato con Marco Belloccio al film Diavolo in corpo del 1986. A Londra, inoltre, è stato per diversi anni istruttore linguistico di cantanti d’opera presso Covent Garden. Ornella Mincione
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