Fantasioso, onirico, visionario... per lui "il cinema è una dispendiosa forma di psicoterapia"; poeta degli esclusi e dei reietti, cultore dell'anormalità, amante di Fellini, di cui adora "l'assurdità del realismo"; il più giovane regista della storia ad aver ricevuto il Leone d'Oro alla carriera a Venezia, perennemente vestito di nero, con i capelli arruffati e l'aria di chi sembra sempre appena uscito da un incubo surreale; regista, sceneggiatore, produttore, attore, animatore e scrittore, da bambino giocava nei cimiteri, amava Vincent Price e i racconti di Edgar Allan Poe; elegantemente macabro e assolutamente originale, con quella sua mania di guardare al lato tragicomico dell'infanzia.

E' il breve ritratto del genio che quest'anno occuperà la poltrona di Presidente della Giuria della 63° edizione del Festival di Cannes, la kermesse cinematografica che, dal 12 al 23 maggio prossimi, vedrà sfilare sul red carpet francese i più grandi nomi del cinema internazionale contemporaneo.
E non c'è dubbio che, al di là di chi saranno gli 8 giurati da lui guidati - si sapranno solo a metà aprile - saprà dare un' impronta tutta sua all'edizione 2010 della manifestazione cinematografica della celebre "Palma d'oro".
Basti pensare che arriverà a Cannes sulla scia dell'attesissimo "Alice in Wonderland", nelle sale dal prossimo 5 marzo: trasposizione cinematografica dei racconti "Alice nel paese delle meraviglie" e "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò" di Lewis Carol, in cui un'eccellente Helena Boham Carter, moglie del regista, interpreta l'inquietante Regina di Cuori.

Dopo anni a farsi le ossa alla Disney, dopo lo struggente "Edward mani di forbice" e dopo aver costruito di sana piana scenografie e pupazzetti animati con un'aggiornata tecnica dello stop motion per "Nightmare Before Christmas" e "La Sposa Cadavere"; dopo aver creato capolavori cinematografici quali "Batman" e "Batman - Il Ritorno" traendo spunto dai fumetti e "Mars Attack" dalle figurine; dopo l'omaggio al regista di b-movie "Ed Wood" nell'omonimo film, dopo il felliniano "Big Fish, il fantascientifico "Il Pianeta delle Scimmie", il gotico "Il Mistero di Sleepy Hollow", gli onirici musical "La Fabbrica di Cioccolato" e "Sweeny Todd", salire sulla poltrona di Presidente della Giuria a Cannes - succedendo a Isabelle Huppert e Sean Penn - è per lui la consacrazione di una carriera lunga una vita. "E'un sogno divenuto realtà - ha dichiarato oggi alla stampa - Dopo aver passato la mia gioventù a guardare tre programmi insieme e a fare maratone di 48 ore di film horror, mi sento pronto per Cannes"

E non finisce qui: sì, perché terminata la post produzione di "Alice" Burton, che quest anno produrrà anche "1984", film tratto dall'omonimo romanzo di George Orwell, ha in mente un altro progetto, "Dark Shadows" accanto alla sua "musa" Jhonny Deep e, si vocifera, addirittura una nuova trasposizione cinematografica di un vecchio film Disney.
Secondo i ben informati si tratterebbe di "La Bella Addormentata nel Bosco", in cui la Boham Carter interpreterebbe la protagonista; girato con un mix di live action e computer grafica in 3D, il titolo dovrebbe essere "Maleficent", perché la storia sarebbe completamente ribaltata e raccontata dal punto di vista della strega cattiva.
Staremo a vedere cosa bolle nel pentolone di Burton, nell'attesa di un festival che, con i filmoni usciti quest'anno e un popò di Presidente della Giuria del suo calibro, ci riserverà di sicuro qualche bella sorpresa!

Redazione Tuttiinpiazza