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Juvecaserta, non basta un super Jones
I bianconeri perdono contro Avellino per 87-92 nell'anticipo di mezzogiorno e ripiombano nella zona calda della classifica
Juvecaserta, non basta un super Jones
PASTA REGGIA JUVECASERTA: Downs 4, Siva 19, Hunt 17, Cinciarini 10, Formisano ne, Gravina ne, Jones 27, Giuri 10, Ingrosso ne, Slokar.
SIDIGAS AVELLINO: Norcino ne, Ragland 24, Green 13, Veikalas 2, Acker 5, Leunen 13, Cervi 6, Severini, Nunnally 19, Pini, Buva 10, Parlato ne.
Parziali: 20-26; 37-51; 61-58; 87-92 (20-26; 17-25; 24-7; 26-34).
Spettatori: 4312. Incasso: € 31255.
Caserta – Nella 28esima giornata va in scena il derby campano: la Juvecaserta di Dell’Agnello affronta la Sidigas Avellino dell’ex coach bianconero Sacripanti. Per lo starting Dell’Agnello preferisce Slokar ad Hunt, accompagnato da Siva, Cinciarini, Downs e Jones. Gli irpini schierano Ragland, Acker, Nunnally, Leunen e Cervi. Le compagini sono divise da 16 punti in classifica (36 Avellino, 20 Caserta), ma i derby sono sempre storia a sé, gare in cui escono fuori energie recondite e dai protagonisti sempre insospettabili. Si comincia, dunque, in un clima molto caldo: tanti i tifosi giunti da Avellino per assistere i propri beniamini. I primi punti sono biancoverdi, con Cervi (0-4). Caserta prova a reagire con Jones, reduce dall’ottima prestazione contro Reggio Emilia (4-6). Gli irpini ingranano la quinta e prendono subito un consistente vantaggio (4-13 al 5’). Dell’Agnello prova a mischiare le carte: dentro Giuri e Hunt. Il neoentrato ne mette subito 4, ma dall’altra parte Leunen infila 2 triple consecutive che tramortiscono i bianconeri (10-19 al 7’). Con Giuri la squadra gira meglio, ma gli irpini continuano a macinare punti (16-26). Nei secondi finali Jones e Downs recuperano qualche punto, e la prima frazione si conclude 20-26. Ad inizio secondo quarto il gap è nuovamente di 9 lunghezze dopo la tripla di Nunnally (20-29). C’è un cambio in cabina di regia: gli irpini schierano il folletto Marques Green. Da una palla contesissima nasce il contropiede irpino, con Downs che si lamenta con l’arbitro e becca un tecnico per proteste. Avellino ha una marcia in più: Green infila la tripla del +13 avellinese, che costringe Dell’Agnello alla sospensione (23-36 al 14’), dal quale i bianconeri escono con i proverbiali occhi della tigre, inanellando 7 punti che portano stavolta la panchina irpina al timeout (30-36 al 16’). Ancora una tripla di Green ammutolisce il PalaMaggiò (30-39), ma la Juve non demorde e con Jones e Hunt si riporta a -5 (35-40). Il fallo di Giuri porta Nunnally in lunetta (35-43). I bianconeri perdono la via del canestro, mentre Buva per gli irpini fa la voce grossa sotto canestro: la frazione si chiude 37-51. Le 2 triple di Jones in avvio di terzo quarto riaccendono le speranze casertane (43-52 al 21’). La panchina biancoverde chiama timeout dopo il -6 siglato dal redivivo Siva (48-54). Hunt raddrizza una gara che stava prendendo una brutta piega con 2 azioni da 3, che tuttavia non riesce a monetizzare, sbagliando entrambi i liberi a disposizione. La nota positiva è però il -4 a cui porta Caserta (52-56 al 26’). Jones mette la “ciliegina” sulla torta della rimonta (55-56). Immediata la replica di Leunen per i biancoverdi (55-58). Nella seconda metà del terzo periodo Caserta serra i ranghi difensivi e chiude la frazione addirittura avanti di 3, dopo la tripla di Jones: 61-58. Solo 7 i punti di Avellino nel terzo quarto. Il vantaggio casertano dura poco: in esordio di quarto periodo il canestro di Veikalas e le triple di Ragland e Leunen riportano avanti Avellino (61-66). Dell’Agnello chiama timeout. La gara attraversa poi una fase di stallo, in cui entrambe le compagini non riescono più a trovare la via del canestro. I primi punti casertani arrivano dal perimetro con Siva (64-68), che poi concede il bis per il nuovo -1 (67-68 al 35’). Il gioco da 3 di un Cinciarini poco dedito alla fase offensiva ripristina la parità (70-70). Dopo la tripla di Cinciarini del nuovo vantaggio casertano (75-73) gli vengono sanzionati 2 falli consecutivi che consentono ad Avellino di tornare avanti (75-78 al 37’). Siva si intestardisce dal perimetro, ma sbaglia: su fronte opposto, invece, Ragland non sbaglia (75-81). Mancano poco più di 2’ e le lunghezze da recuperare sono diventate 6. I padroni di casa sembrano aver mollato mentalmente, e così, mentre il PalaMaggiò comincia a svuotarsi, Green e compagni mettono i titoli di coda ad una gara che, contro ogni pronostico, Caserta aveva con tenacia riacciuffato per poi perdere nel finale. Termina, così, 87-92.
Valentina Romitelli
20/04/2016
 
 
 
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