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Un palazzetto abbandonato: il Palavignola
La nostra indagine sulle strutture sportive casertane parte dall’ex PalaSaintGobain, scoprendo una situazione a dir poco sconcertante
 
Un palazzetto abbandonato: il Palavignola

Caserta – Non si può dire che la provincia di Caserta faccia un significativo balzo in avanti nell’indice di sportività che ogni anno il Gruppo Clas pubblica sul Sole24ore: dal 103 ° posto del 2008 (ultimo) scavalca Crotone, Agrigento e Vibo Valentia per passare al 100° posto.
I parametri, seguiti per redigere questa particolare classifica delle province italiane, attengono principalmente al numero di società sportive, alla presenza nei campionati e infine ai risultati ottenuti.
La classifica tiene conto inoltre di indicatori di natura sociale, organizzativa ed economica collegati all’attività sportiva: tra questi il numero e la tenuta degli impianti sportivi.
Anche in questa classifica Caserta non brilla, piazzandosi poco al di sopra della sua media, al 99° posto.
Partendo dai dati poco confortanti di quest’indagine, abbiamo deciso di analizzare la situazione di alcune strutture sportive casertane, approfondendone i criteri di gestione e verificandone lo stato di salute.
Il nostro viaggio, iniziato dal PalaVignola - il palazzetto di circa 1200 posti, situato alla periferia del capoluogo, sul confine con San Nicola La Strada – si è rivelato da subito interessantissimo per le rivelazioni venute a galla, che denunciano come spesso la cosa pubblica sia gestita nel segno dell’indolenza e del disinteresse.

Un palazzetto moderno in mezzo al verde. L’area in cui sorge, che un tempo era occupata dalla Saint Gobain, è oggi una piccola Caserta 2, costruita secondo una moderna consapevolezza ambientale che esige equilibrio tra cemento e natura: nuovi insediamenti edilizi, come il mastodontico complesso alberghiero del Crowne Plaza, ed ampie e ben curate distese di verde.
Dedicato ad Antonio Vignola, personalità molto conosciuta a Caserta per impegno politico e passione sportiva, il palazzetto si erge al centro di un ampio spiazzo ed è prevalentemente utilizzato per ospitare gare di basket e di pallavolo.

La gestione del PalaVignola: mancati pagamenti e scarsi controlli. Come per molte altre strutture del Comune di Caserta, anche per il PalaVignola si discute da qualche tempo se affidarlo o meno a società private, che lo gestiscano secondo criteri economici.
Nel frattempo, i soli servizi di pulizia e guardiania dell’immobile sono assegnati, da tre anni, ad una ditta individuale, vincitrice della gara d’appalto opportunamente indetta.
Dietro quest’apparenza burocratica si celano alcune magagne.
La ditta incaricata, infatti, non ha mai ricevuto alcun pagamento dal Comune e per questo ha avviato una causa giuridica per ottenere quello che gli spetta, a cui ha aggiunto un risarcimento.
Sembra insomma ripetersi lo stesso copione di sempre: il Comune affida un servizio ad una società privata, che poi non paga, col risultato di ottenerne in cambio il blocco della prestazione o al massimo una prestazione scadente.
Quest’incertezza economica ha portato al verificarsi di altre sgradevoli situazioni: l’unico dipendente, che la ditta ha assunto e che svolge compiti di factotum all’interno della struttura comunale, lamenta di venire pagato a singhiozzi. L’ultimo stipendio che ha percepito risale a maggio, ben 4 mesi fa!
Non vuole essere una giustificazione, ma la domanda appare almeno legittima: come può una ditta privata rispettare i suoi debiti con i dipendenti se da tre anni non percepisce alcun pagamento dall’ente pubblico che gli ha commissionato il servizio?

Quello che emerge dalla nostra indagine è che il PalaVignola sia stato, in questi anni, abbandonato a se stesso. Un sopralluogo effettuato da alcuni tecnici comunali nel mese di luglio, in risposta a svariate sollecitazioni provenienti da più parti, ha evidenziato alcune grosse carenze di natura strutturale: black out frequenti dell’impianto elettrico, problemi idraulici che privano le docce dell’acqua calda, infiltrazioni d’acqua piovana dal tetto, alcuni pannelli di cartongesso sfondati (vd foto). Nulla da allora è stato fatto per porre rimedio a questi guasti.
La situazione disastrosa della struttura è frutto anche di un uso distorto della stessa che, oltre ad ospitare gare di basket e pallavolo, viene concessa dal Comune per eventi di diverso genere, come contest di social dance con centinaia di partecipanti, e questo senza far sottoscrivere alcuna assicurazione contro eventuali danni.
L’Assessore allo Sport, Ferdinando Piscitelli, a maggio, rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Aniello Spirito, aveva manifestato la volontà di affidare alcune strutture di proprietà comunale, tra le quali il PalaVignola, a soggetti terzi. Come d’altronde avviene in quelle città virtuose che occupano i primi posti della classifica dell’indice di sportività.
A tutt’oggi questo affidamento ancora non è avvenuto, i beneplaciti attesi ancora non sono arrivati, ed il risultato è quello di una struttura nuova e moderna che versa nel degrado e nell’abbandono.

Stefano Crupi

16/09/2009
 
 
 
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