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Contrabbando di alcolici per un valore di 10milioni di euro: in manette tre imprenditori
Evase Iva e accise mediante operazioni fiscali truffaldine
 
Contrabbando di alcolici per un valore di 10milioni di euro: in manette tre imprenditori
Sant'Arpino - Nell'ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno dato esecuzione ad un provvedimento di misura cautelare degli arresti domiciliari - emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord - nei confronti di tre soggetti (rispettivamente di 44, 42 e 36 anni) imprenditori di aziende site in provincia di Latina e Salerno, per il reato ipotizzato di frode fiscale correlata al contrabbando di prodotti aicoolici.
Disposto anche il sequestro per equivalente di beni immobili, mobili registrati e rapporti finanziari per un valore stimabile in circa 10 milioni di euro. Il provvedimento cautelare rappresenta l'epilogo di una complessa indagine svolta dalla Sezione Tutela Entrate del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta, avviata a seguito di una verifica fiscale effettuata nei confronti di una società con deposito commerciale di alcool e luogo di esercizio a Sant'Arpino (CE).
Il meccanismo fraudolento si basava sulla creazione di un'impresa italiana intestataria di un deposito fiscale, tenuta in vita per un breve arco temporale o, comunque, per il tempo strettamente necessario al rilascio, da parte della competente Autorità Doganale, della licenza fiscale ad operare in sospensione di imposta e a redigere i cosiddetti D.A.S., documenti di accompagnamento semplificati, da utilizzare per attestare falsamente l'assolvimento dell'accisa sui prodotti ceduti ai depositi commerciali. Una volta ottenuta la licenza, il deposito fiscale diventava sostanzialmente inattivo. In tal modo, veniva occultata la reale provenienza dei prodotti alcolici proveninenti dall'estero, accollando solo formalmente ai depositi fiscali fittizi il debito d'imposta che, di fatto, non veniva mai assolto. I depositi commerciali, invece, ricevevano la merce a un costo inferiore nettamente rispetto a quello di mercato. In definitiva, con questo sistema, gli indagati potevano offrire la vendita di alcolici a imprenditori del settore in grosse quantità senza pagare le relative imposte.
L'evasione accertata per oltre 10 milioni di euro, a cui ha fatto seguito il sequestro preventivo di pari importo, è relativa alla vendita di oltre un milione di litri di alcool di contrabbando.
Redazione Tuttiinpiazza
06/03/2017
 
 
 
 
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